giovedì 26 aprile 2012

79 anni di reclusione per cinque studenti

Cinque studenti dell'Università di Dersim sono stati condannati a 79 anni di carcere con l'accusa di essere membri di una organizzazione illegale e diffusione di propaganda per la stessa organizzazione. Gli studenti Ejder Dogan, Şükrü Yurtsever, Gökhan Gümüş, Mehmet Tiryaki e Naci Ataman sono stati arrestati un anno fa a seguito di incursioni della polizia nelle loro case. Il processo decisione della causa contro gli studenti si è tenuto presso la Corte Malatya 3 Alta penale. Nonostante l'opposizione degli avvocati in merito alle accuse e la domanda di rilascio degli studenti, l'Alta Corte penale di Malatya ha condannato gli studenti per un totale di 79 anni di carcere. In Turchia gli studenti sono oggetto di procedure legali e repressione a causa della loro partecipazione a manifestazioni di protesta, per aver scandito slogan e letto comunicati stampa. Un esempio recente di questa repressione è stata vissuta all'Università Mustafa Kemal di Hatay, dove negli ultimi quattro mesi l'amministrazione ha lanciato oltre 150 indagini contro i studenti kurdi e studenti rivoluzionari. ANF ​​/ NEWS DESK

lunedì 23 aprile 2012

Fine dello sciopero della fame a Strasburgo

I 15 attivisti curdi di Strasburgo hanno terminato lo sciopero della fame, dopo 52° giorni di digiuno. Nel corso di una conferenza stampa hanno dichiarato che l'azione ha raggiunto lo scopo prefissato, riuscendo a rompere il muro di silenzio in merito alla questione kurda. Gli scioperanti della fame sono convinti che le loro richieste saranno prese in seria considerazione dalle istituzioni competenti. Dopo gli appelli inviati dal Segretario Generale del Consiglio d'Europa, dal Presidente del Parlamento Europeo, dal Commissario Europeo per l'Allargamento, e il recente comunicato dell'Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK), per porre fine allo sciopero della fame, i 15 attivisti ha annunciato tramite una conferenza stampa, di voler porre fine alla protesta. Alla conferenza stampa, che si è svolta in lingua curda, turca e francese, è stata rilasciata la seguente dichiarazione: Abbiamo iniziato il 1° marzo 2012 uno sciopero della fame a tempo indeterminato, giunto ormai alla suo 52°giorno. La libertà di Ocalan e il riconoscimento di uno status ai kurdi sono le nostre richieste.

47 anni di carcere per un bambino kurdo


Il 23 aprile in Turchia si celebra la Giornata Nazionale dei bambini ma il diciasettenne  V.Ç. non ha nulla da festeggiare. Il  ​ ​ragazzo curdo, che da 4 mesi si trova nel carcere minorile di Pozantı, sta vivendo con l’angoscia di trascorrere i prossimi 47 anni della sua vita in carcere. V.Ç. è stato arrestato l'8 gennaio a Mersin con l’accusa di aver partecipato a una manifestazione di protesta contro le operazioni militari. Le accuse con cui è stato fermato sono le seguenti: "favoreggiamento di un'organizzazione terroristica", "partecipazione a una manifestazione illegale ", "diffusione di propaganda per conto di un'organizzazione terroristica", "resistenza alle forze di sicurezza" e "non aver obbedito all’ordine di dispersione della folla". Contro il ragazzo hanno testimoniato alcuni funzionari di polizia e dei testimoni rimasti anonimi. V.Ç. è stato inoltre accusato di aver cantato slogan durante la protesta del 15 febbraio e del 9 settembre e in occasione delle celebrazioni del Newroz. V.Ç., rifiutando tali accuse, ha dichiarato che partecipare al Newroz non costituisce un crimine. Il Sig. ISA Cakir padre del ragazzo, ha chiesto l'immediata liberazione del figlio rimarcando che è stato arrestato illegalmente. L’uomo ricorda che oltre alla privazione della libertà, stando in carcere il ragazzo non potrà godere del diritto a un’istruzione adeguata. La prima udienza del processo contro V.Ç. si terrà a Mersin l'8 aprile. In una dichiarazione in merito alla giornata turca dedicata ai minori, il KCK ha invitato tutti i bambini del Kurdistan a protestare e boicottare la festa dello Stato turco, a causa delle pressioni, delle violenze e degli abusi a cui quotidianamente vengono sottoposti. La dichiarazione del KCK, sottolinea che ai figli del Kurdistan non è nemmeno concesso parlare nella propria lingua madre. Il comunicato continua ponendo l’accento sul fatto che i bambini sono le prime vittime della politica repressiva  che lo Stato turco applica al popolo curdo "Essere bambini in Kurdistan vuol dire vivere  costantementesotto sotto la minaccia dei proiettili, delle bombe e dei panzers , essere sottoposti ad abusi in carcere, lavorare nei campi di cotone per un tozzo di pane, essere abbandonati in orfanotrofio, essere discriminati, testimoni delle torture subite dai genitori, rimanere affamati, senzatetto e privati del futuro. Siamo testimoni della vita dei bambini curdi. Si tratta di una realtà che non può e non deve essere nascosta in alcun modo. " (Fonte Firat news)

venerdì 20 aprile 2012

Musicista kurdo condannato a 9 anni di prigione

Diyarbakir (DİHA) - Il musicista kurdo, Seyithan Karatas, che ha tenuto un concerto nel corso di un incontro elettorale a Karayazı il 2 giugno 2011 è stato condannato a nove anni e mezzo con l'accusa di essere un membro "dell'organizzazione illegale" e per "produzione di propaganda dell'organizzazione illegale". La corte lo ha ritenuto colpevole perchè ha cantato due canzoni con le parole "kurdo" e "Kurdistan". Karatas che è già stato in carcere per nove mesi, ha sottolineato che la sentenza è ingiusta e che le parole incriminate sono pronunciate ogni giorno sul canale televisivo statale kurdo TRT6.

Fatma Kurtulan condannata ad altri 10 mesi di prigione

L'ex Parlamentare del BDP Fatma Kurtalan già detenuta dallo scorso gennaio nel carcere di tipo L di Bakirköy, è stata condannata a dieci mesi di pena in relazione ad inchieste precedentemente aperte contro di lei. Kurtalan, ha dichiarato che la pena detentiva è un frutto di un verdetto politico e che l'imposizione della pena dopo il suo arresto è una prova del fatto che il sistema giudiziario turco si è trasformato in un meccanismo di vendetta. Bakirköy Women Prison Zeynep KURAY - * ANF / ISTANBUL

martedì 17 aprile 2012

400 prigionieri politici kurdi in sciopero della fame

Appello dell’Associazione nazionale Giuristi democratici
A partire dal 15 febbraio di quest’anno, 400 prigionieri politici curdi hanno iniziato uno sciopero della fame ad oltranza per protestare contro l’isolamento carcerario del leader kurdo Ocalan. Altri 15 esponenti curdi provenienti da tutta Europa sono in sciopero della fame a Strasburgo dal primo marzo in segno di solidarietà con gli scioperanti in Turchia. Il Governo turco ed Abdullah Ocalan sono gli attori principali e gli elementi chiave per una soluzione politica della questione curda in Turchia. Nel corso degli ultimi anni, ci sono state delle fasi di negoziazione tra i due interlocutori ma dal luglio 2011 lo stato turco ha ripreso una politica di totale isolamento contro i detenuti nell'isola prigione di Imrali, in cui è rinchiuso dal 1999 Ocalan. A seguito di tali provvedimenti, tutte le visite ad Ocalan, incluse quelle dei suoi avvocati, sono state negate. Le possibilità di comunicazione verso l’esterno e le sue fonti di informazioni sono estremamente limitate. I suoi avvocati difensori vengono sistematicamente sottoposti a processi penali. Öcalan chiede di avviare un processo di pace, e chiede il riconoscimento dei diritti culturali e linguistici dei kurdi e una profonda democratizzazione della Turchia.

lunedì 16 aprile 2012

Più di 22.600 libri proibiti in Turchia

Le autorità turche hanno vietato più di 22.600 libri in 60 anni, secondo una recente dichiarazione fatta dal ministro degli Interni. A seguito di tali provvedimenti migliaia di persone si trovano attualmente in carcere per aver espresso le loro opinioni. La lista dei testi proibiti include: "The Fall of Paris" di Ilya Ehrenburg, un libro di Clara Zetkin sulle donne, "Il Manifesto del Partito Comunista", "l'alfabeto socialista", ma ovviamente anche libri di scrittori turchi e curdi, come Nazim Hikmet, Aziz Nesin, e Ismail Musa Anter Besikci. Il "Mem-u Zin”, scritto nel 17 ° secolo da Exmedê XANI, scrittore e poeta curdo, è incluso tra i titoli dei libri censurati. Secondo l'ultimo rapporto dell'IHD, dal titolo "l'istituzionalizzazione dello stato di polizia", 11,994 persone hanno subito un processo nel 2010 per "propaganda di organizzazioni terroristiche” a seguito dell’applicazione della TMK. L’IHD sostiene che nel 2011 sono stati bloccati 6,504 siti Internet , nello stesso anno la situazione della libertà di espressione e di stampa è notevolmente peggiorata. Secondo Bianet, sette quotidiani sono stati confiscati 11 volte e nove magazine 16 volte, mentre nove manifesti, due banner e tre libri sono stati vietati o confiscati e un libro è stato oggetto di indagine. Inoltre, le Autorità hanno ammonito 33 canali televisivi 41 volte e 3 volte una radio. Il RTÜK ha prodotto 383 avvisi contro 480 canali TV e 20 stazioni radio e ha provocato la sospensione di 27 programmi. La polizia ha fatto irruzione in ben sedici sedi dei media in Turchia , nel corso dell'anno 2011, sempre secondo l’IHD. La Turchia rimane anche la più grande prigione del mondo per i giornalisti. Secondo il supporto della piattaforma dei giornalisti incarcerati (TGDP), 91 giornalisti, per lo più curdi, tra cui 18 caporedattori e responsabili sono attualmente dietro le sbarre. (fonte Nuce tv e actukurde)

IHD: oltre 12 mila persone arrestate nel 2011

L'ultimo rapporto dell’IHD rivela dati preoccupanti per quanto concerne il rispetto dei diritti umani in Turchia : 12.685 arresti, 3.252 casi di tortura e maltrattamenti nel 2011.  "Un paese che pretende di essere democratico non può tollerare un numero simile di violazioni. Il potere politico in Turchia sta costruendo uno stato di polizia. C'è un deterioramento dei diritti fondamentali che è pericolosamente aumentato rispetto agli anni precedenti ", ha dichiarato il Presidente dell’ IHD Öztürk Türkdoğan. In occasione della presentazione del rapporto intitolato "Istituzionalizzazione dello stato di polizia. Rapporto 2011 sulle violazioni dei diritti umani", Türkdoğan ha sottolineato che "i decessi in carcere e il problema delle condizioni in cui versano i detenuti nelle prigioni di tipo F, sono peggiorati nel 2011 poiché lo Stato ha mantenuto un atteggiamento di totale indifferenza nei confronti di tali problematiche". Türkdoğan ha fatto notare che la questione kurda ha raggiunto un punto critico e ha aggiunto: "il numero dei morti è aumentato nell'ultimo anno a causa della fine dei negoziati. Entrambe le parti dovrebbero urgentemente riprendere i negoziati e lavorare per la costruzione di un percorso volto a consentire la pace". Il Presidente dell’IHD ha richiamato l'attenzione sulla questione delle fosse comuni, notando che ben 3.248 persone sono sepolte in 253 fosse comuni.  Tortura e maltrattamenti sono drammaticamente aumentati nel 2011 e lo stesso vale per le violazioni in merito alle libertà di pensiero e di espressione. La situazione dei minori è drammatica con ben 2.309 bambini attualmente detenuti in carcere, inoltre il massacro di Roboski che ha causato la morte di 34 civili per lo più minorenni, è da ritenersi un'esecuzione extragiudiziale. IHD - Firat news

sabato 14 aprile 2012

Sette persone condannate a Viranşehir

Sette membri del comitato organizzatore del Newroz a Viranşehir (Urfa) sono stati condannati per un totale di otto anni e nove mesi. Gli imputati, incluso il vicesindaco di Viranşehir, Nayif Aslan e il presidente della sezione locale del BDP Birgül Özkara sono stati accusati di violare la legge sulle riunioni e le dimostrazioni. Il vicesindaco Aslan ha dichiarato che impugnerà la decisione. ANF

giovedì 12 aprile 2012

BDP: intensificare la lotta politica

ANKARA (DİHA) - Il BDP (Partito della Pace e la Democrazia) ha dichiarato in un comunicato stampa del comitato esecutivo centrale (MYK) di voler intensificare la lotta politica per la liberazione del popolo kurdo contro le politiche violente e oppressive del governo. Nel comunicato si afferma che il BDP sarà più attivo per far sentire le richieste dei prigionieri in sciopero della fame e per lmigliorare le condizioni di vita di Abdullah Öcalan. Gültan Kışanak e altri deputati del BDP hanno visitato il carcere di tipo T di Osmaniye in cui 13 scioperanti della fame sono sull'orlo della morte. "Gli scioperi della fame svolti da circa 1.500 prigionieri hanno raggiunto un punto di non ritorno. Eppure il governo e l'opinione pubblica restano in silenzio. Il BDP lavorerà con tutte le forze per assicurarsi che le richieste dei prigionieri siano ascoltate e realizzate". E' stato anche osservato che il BDP continuerà a denunciare le operazioni di 'genocidio politico' contro i kurdi e la repressione violenta delle manifestazioni come quelle di Cizre (Şırnak), Mersinü, Dogubayazit (AGRI) e Suruç (Urfa), dove i kurdi hanno dimostrato una grande resistenza contro i divieti del governo per il Newroz e la marcia di Amara.

mercoledì 11 aprile 2012

Assolti kurdi arrestati a Venezia

Il Tribunale della Libertà di Venezia ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dei cittadini del Kurdistan turco Tekin Abdurahaman, Siyi Murat ed Irez Emre, assistiti dagli avvocati Mario Angelelli ed Arturo Salerni. I tre erano accusati dalla Procura della Repubblica di Venezia di estorsione al fine di finanziare il PKK. I tre cittadini kurdi, rifugiati e richiedenti asilo in Italia, saranno rimessi immediatamente in libertà. Non sono ancora note le motivazioni del provvedimento del Tribunale, che smentisce l’ipotesi accusatoria che aveva portato ad una operazione che aveva avuto ampio spazio nei giorni scorsi da parte degli organi di stampa nazionali e locali. Nei confronti di altri due indagati il Tribunale si esprimerà nelle prossime ore.

martedì 10 aprile 2012

Deceduto un prigioniero malato di cancro

In Turchia oltre 900 detenuti hanno perso la vita in prigione negli ultimi dieci anni. Il detenuto Nurettin Soysal ha perso la vita il 10 aprile presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Ankara, dove era stato ricoverato dopo il suo rilascio risalente alla fine del 2010. La scarcerazione è avvenuta solo grazie agli sforzi della sua famiglia e dei difensori dei diritti umani. Nurettin Soysal è stato detenuto nelle prigioni di Diyarbakir, Mus e Adıyaman per 16 anni. Il signor Soysal ha sofferto di cancro linfatico per molti anni e gli è stato impedito usufruire di cure mediche adeguate dai medici dell'Istitutodi medicina legale, che ogni volta lo rispedivano al mittente posticipando continuamente i ricoveri con scuse insensate. Sfortunatamente la malattia di Soysal è progredita irrimediabilmente prima del suo rilascio. I medici avevano recentemente comunicato che il paziente aveva una speranza di vita di sei mesi. Il detenuto settantacinquenne Mahmut Karatas è morto il 3 aprile nel carcere tipo M di Bingöl. Il signor Karatas non è stato rilasciato nonostante la sua cecità diabetica avanzata a entrambi gli occhi e i dottori hanno giustificato l’assenza di cure affermando che il paziente aveva fatto sapere di non volersi sottoporre ai trattamenti. In una Conferenza stampa al Parlamento, Idris Baluken (BDP) ha fatto notare che nel 2011 hanno perso la vita 31 prigionieri in Turchia a seguito della loro malattia. Baluken, ha continuato dicendo che oltre 900 prigionieri hanno perso la vita in prigione negli ultimi dieci anni. La mentalità dell’AKP considera il rilascio di 520 prigionieri estremamente malati come un evento politico che interrompe i progressi della democrazia. Costringere dei malati terminali a condizioni carcerarie insostenibile anche per una persona sana, dovrebbe essere considerato come un atto disumano contro ogni logica politica.

Scarcerato l'editore Ragip Zarakolu

Oggi sono state rilasciate 15 persone compreso l’editore Ragip Zarakolu. Tutte e quindici erano state arrestate a seguito delle operazioni KCK. Il rilascio è avvenuto dopo una serie di accorate proteste in relazione alle recenti ondate di arresti nell'ambito delle operazioni KCK (unione delle comunità kurde). Tutto ciò può aver influito sulla decisione relativa alle scarcerazioni. Va fatto notare che il rilascio dell’intellettuale arriva pochi giorni dopo le accuse di dirigere e sostenere un’organizzazione terroristica, mosse contro Ragip Zarakolu, la Professoressa Busra Ersanlı e oltre 100 politici (la maggior parte dei quali kurdi). Zarakolu era stato arrestato il 28 ottobre 2011 insieme ad altre 50 persone. Il pubblico ministero ha chiesto 15 anni di reclusione per Zarakolu e 22,5 anni per la Professoressa Ersanlı. La prima data del processo è stata fissata per il 2 luglio. ANF ​​

lunedì 9 aprile 2012

31 sindaci curdi in carcere

Un altro sindaco del partito curdo BDP è stato incarcerato giovedi 5 aprile con l’accusa di sostenere "un'organizzazione terroristica”. Ferit Celik, sindaco di Karliova (provincia di Bingol), è stato arrestato giovedi 'mattina. Un membro del consiglio comunale e uno dei responsabili locali del BDP sono stati arrestati con accuse simili. L’8 marzo, Aydin Budak, sindaco di Cizre, (provincia di Sirnak), è stato rimosso dal suo incarico, dopo essere stato condannato a 2,6 anni di carcere con accuse in merito al caso KCK. Tutti i sindaci del BDP di Sirnak sono stati imprigionati o rimossi dai loro incarichi. Due deputati, cinque sindaci e due ex sindaci di questa città sono attualmente in carcere. Un totale di 31 sindaci e sei deputati del BDP sono attualmente dietro le sbarre. Sono stati emessi mandati di cattura nei confronti di altri due sindaci. Ciò significa che almeno 34 sindaci non potranno svolgere le loro funzioni. Mentre ci avviciniamo alle elezioni amministrative del 2013, il regime AKP dimostra la sua chiara intenzione di sopprimere il lavoro dei principali interlocutori della questione curda. I sindaci curdi vengono sistematicamente presi di mira, al fine di screditare il loro operato e renderli inefficaci. Circa 7.000 membri del partito curdo BDP sono ora in carcere delle operazioni KCK, per non parlare delle migliaia di individui che sono stati arrestati con il pretesto della lotta contro il "terrorismo". Ogni settimana, decine di persone vengono aggiunte a questo elenco. ACTUKURDE

giovedì 5 aprile 2012

La lingua kurda è "prova di reato penale"

Conoscere la lingua kurda e avere una conoscenza di poesie kurde è stato considerato come prova penale da parte del pubblico ministero nel processo KCK. Le lezioni impartite dall'avvocato kurdo Gönül Erdem sono state registrate come prova penale nell'atto di accusa al processo KCK a Istanbul. Il procuratore ha anche fatto valutazioni molto interessanti circa la poesia kurda e i libri di grammatica che si trovavano nella casa dell'avvocato Gönül Erdem, arrestato nell'ambito delle operazioni KCK. Il procuratore ha detto: "Resta inteso che gli sforzi fatti dall'indagato per apprendere il kurdo e la sua formazione kurda non possono essere spiegati solo con il suo interesse per l'apprendimento di una lingua. In considerazione delle prove penali, si vede che il sospettato ha svolto un ruolo nell'organizzazione terroristica e le dichiarazioni da lui fatte durante alcuni incontri clandestini rivelano il suo impegno per l'affermazione della organizzazione terroristica". ANF ​​/ ISTANBUL

mercoledì 4 aprile 2012

Vietato manifestare ad Amara

NEWS CENTRE (DİHA) - La manifestazione ad Amara non è stata autorizzata. I rappresentanti del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e di TUHAD-FED (Federazione delle Associazioni di Aiuto alle famiglie dei detenuti) hanno visitato il villaggio e la famiglia Ocalan. Il co-presidente del BDP Selahattin Demirtas ha sottolineato che il popolo kurdo non sarà libero fino a quando Ocalan non sarà libero e ha aggiunto: "Ocalan dovrebbe essere tra la sua gente, proprio come le sue idee". Ingenti misure di sicurezza sono state prese nel villaggio di Amara. Centinaia di veicoli blindati sono stati localizzati in diversi punti del paese. Il fratello di Ocalan, Mehmet Öcalan ha condannato il divieto del ministero: "60.000 persone hanno partecipato alla manifestazione di Amara lo scorso anno, senza incidenti violenti. Perché il divieto di quest'anno? Öcalan è accettato come leader del popolo kurdo. Io condanno l'oppressione del governo". A Sirnak la polizia ha attaccato senza preavviso centinaia di manifestanti che si erano radunati per celebrare il compleanno di Abdullah Ocalan. L'attacco della polizia con gas lacrimogeni è avvenuto prima dell'inizio della manifestazione. I manifestanti hanno risposto lanciando pietre. Gli scontri sono ancora in corso. Il compleanno di Ocalan è stato celebrato dalle Madri per la Pace a Diyarbakir, Batman, Beytüşşebap e Cizre nonché dagli studenti dell'Università Dicle a Diyarbakir.

Negozi chiusi ad Amara

In tutta la regione kurda dalla scorsa notte la gente scende in piazza per festeggiare oggi il compleanno di Öcalan, le forze di sicurezza si stanno disponendo intorno ad Amara e Urfa. Il divieto del ministro degli Interni di marciare verso Amara, città natale di Ocalan, è stato contestato anche con la chiusura di molti negozi nei distretti di Cizre, Suruç e Derik. Fatta eccezione per le farmacie e i panifici, tutti i negozi di Amara sono chiusi per protestare contro gli ostacoli posti a migliaia di persone a cui il governo ha negato il permesso di partire per raggiungere la città. I convogli provenienti da Urfa e Diyarbakir sono stati fermati e perquisiti in dettaglio da squadre di polizia che eseguono anche controlli di identità sulle persone in sei chek point diversi. ANF ​​News Agency

martedì 3 aprile 2012

Sulla strada per Amara

Migliaia di persone hanno intrapreso un difficile viaggio (a causa dei controlli di polizia e i chek point) verso Amara, città natale del leader del PKK AbdullahÖcalan, dove domani (4 aprile) il suo compleanno sarà celebrato con una manifestazione. La manifestazione è stata vietata dalle autorità, ma i politici kurdi hanno assicurato che la marcia si svolgerà. E la risposta massiccia delle persone che hanno preso minibus e auto per raggiungere Amara dimostra che i kurdi non sono pronti ad inchinarsi ad un altro divieto. Amara si trova in provincia di Urfa. TUHAD-FED (Associazione di Solidarietà con i prigionieri) ha assunto un ruolo guida nell'organizzazione dei trasporti da molte città. ANF ​​/ NEWS DESK

Marcia di Amara: i deputati del BDP fermati dalla polizia

NEWS CENTRE (DİHA) - I deputati del BDp Emine Ayna, Nursel Aydogan, Özdal Üçer Aysel Tuğluk del DTK che si stavano recando al raduno di Amara organizzato per il compleanno del leader Ocalan, sono stati fermati all'ingresso della città di Suruç (Urfa). La polizia e i soldati che volevano perquisire i veicoli hanno molestato prima i consulenti dei deputati e poi gli stessi deputati quando hanno reagito al comportamento della polizia. Una barricata della polizia si trova all'ingresso del paese e a nessuno è consentito di entrare in città. Inoltre, il presidente del BDP di Bingol, Halis Yurtsever è stato preso in custodia a Elazığ dove un gruppo in partenza per Amara è stato fermato dalla polizia per tre ore.

lunedì 2 aprile 2012

Turchia: record di arresti per motivi politici nel mese di marzo

ActuKurde - Il regime turco ha arrestato oltre 1.360 persone, con il falso pretesto della lotta contro il "terrorismo" ma con lo scopo reale di sopprimere ogni forma di dissenso.Questi dati allarmanti riconfermano la tesi che porta questo paese ai massimi vertici mondiali per numero di arresti.  Mentre il primo ministro turco continua a denunciare la repressione del regime siriano invitando il popolo ad ascoltare i suoi proseliti, una campagna di arresti senza precedenti si è abbattuta contro i curdi e tutti gli oppositori del regime attualmente al potere in Turchia. Il numero delle persone attualmente detenute è salito a più di 140.000, contro le circa 60.000 risalenti al 2002 e molti di loro non hanno ancora subito un processo. Secondo una valutazione effettuata dall’agenzia Firat e da ActuKurde, l’AKP, il partito al governo dal 2002, ha arrestato 1.366 persone durante il mese di marzo e quasi tutti i detenuti sono curdi. Marzo è stato caratterizzato dai veti imposti alle celebrazioni del Capodanno curdo organizzato dal principale partito curdo BDP tra il 18 e il 21 marzo, e le manifestazioni del 28 e 29 marzo, a Ankara ideate dal KESK, contro la recente riforma dell'istruzione. La polizia ha reagito in modo brutale contro i curdi e i sindacalisti, arrestando centinaia di persone. Anche gli studenti sono stati sottoposti ad arresti di massa. Ricordiamo che oltre 600 studenti si trovano nelle carceri di massima sicurezza turche. Durante le celebrazioni del Newroz, la polizia ha effettuato 689 arresti in quattro giorni, intervenendo violentemente contro le centinaia di migliaia di persone che hanno coraggiosamente sfidato i divieti. Un membro del partito curdo BDP è stato ucciso il 18 marzo a Istanbul e tre deputati BPD sono stati feriti dalla polizia a Istanbul, Mersin e Batman. Tra gli arrestati si segmnalano 111 sindacalisti, quasi 100 studenti, oltre 100 bambini, tra cui 48 fermati il 20 marzo a Batman, politici del BDP e giornalisti curdi. Dagli inizi del 2012 ad oggi, il numero di arresti per motivi politici ha raggiunto quota 3216, con una media di 35 arresti al giorno. Secondo un rapporto del TIHV in merito alle violazioni dei diritti umani commesse nel mese di febbraio, 963 persone sono state poste in stato di detenzione e 168 di loro sono stati incarcerati. Secondo un rapporto di ActuKurde e delle agenzie di stampa Dicle e Firat, almeno altri 887 individui sono stati posti in custodia nel mese di gennaio.

Manifestazione ad Ankara del sindacato KESK

Il KESK (Confederazione dei sindacati dei lavoratori pubblici) terrà oggi una manifestazione nella capitale Ankara per protestare contro un progetto di legge che ostacola la libertà di organizzazione e non comprende il diritto di sciopero. La marcia di Ankara avrà inizio davanti al palazzo del Primo ministro alle ore 12.30 e si concluderà di fronte al palazzo del governo dove il nuovo progetto di legge sarà negoziato domani. ANF ​​/ ANKARA

Vietata la marcia di Amara

La presidenza del KCK (unione delle comunità kurde) ha rilasciato una dichiarazione in cui invita il popolo kurdo a reagire al divieto imposto alla marcia verso il villaggio di Amara nel giorno del compleanno di Abdullah Ocalan, il 4 aprile. La Presidenza del KCK ha inoltre invitato il popolo kurdo e i suoi amici in Europa ad aderire e sostenere il sit-in che si terrà a Strasburgo lo stesso giorno. I copresidenti del BDP Gültan Kışanak e Selahattin Demirtas in una dichiarazione scritta hanno annunciato che saranno in marcia con le persone, nonostante il divieto, che hanno definito come un atto di intolleranza contro la volontà del popolo kurdo. La marcia, organizzata da TUHAD-FED con lo slogan "Chiediamo libertà, non l'isolamento, la negoziazione non la guerra", è stata indetta in segno di protesta contro l'isolamento di Ocalan e le operazioni militari e politiche in corso in tutto il paese. ANF ​​/ NEWS DESK